La storia è piuttosto banale. Mentre si videochiama i nonni, Anna continua a giocherellare con i tasti del portatile. Qualche timido tentativo di farla smettere, ma lei incurante continua. Allora, persa la pazienza, parte un leggero coppino in testa. Lei mi guarda stranita già con le labbra tremolanti. Capisce che non sto scherzando dal mio sguardo severo. E' un attimo e i lacrimoni sono già ben visibili. Cinque minuti di pianto irrefrenabile.
Fino a quando non è andata a dormire mi ha fatto pesare il gesto indicando con le dita dove era stata colpita. Io ho passato poi tutta la serata a rimuginare su come sia facile perdere la pazienza e subito pentirsene. La prossima volta vediamo se funziona spiegarle che sta per essere sgridata.
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