lunedì 28 novembre 2011

Fumo passivo

Mio suocero fuma. Fuma veramente tanto e da molto tempo. Fuma anche quando c'è la bambina anche se cerca di arieggiare. Ma è casa sua e noi non possiamo farci più di tanto. Quando la bimba sta dai nonni si becca del fumo passivo. Non è un nonno cattivo solo che il vizio è più forte di lui. 
Ma (c'è sempre un "ma") due settimane fa è stato male: non riusciva a respirare e qualsiasi cosa facesse lo affaticava. Chiaramente non poteva fumare. Ha preso la palla al balzo e ha cercato di smettere. Non fuma più da allora. 
Da allora, la sigaretta è un convitato di pietra. Non la si può mai nominare. Ma io, ogni sera, quando riprendo la bimba, noto il posacenere pulito e sorrido a mia suocera. Un altro giorno è passato.

sabato 26 novembre 2011

Regali

Scegliere un regalo è difficile. Stamattina abbiamo girato per giocattoli per quasi un'ora. Qualcuno ero bello ma proprio fuori budget. Altri erano troppo stupidi e un giocattolo deve avere almeno una parvenza di intelligenza. Altri ancora davano troppo l'idea di un regalo intelligente o che reputi loro figlio un genio. E se poi non ci giocherà con il tuo giocattolo, o non ci saprà giocare, tu poi farai la figura di quello che prende i giochi 5+ quando il pargolo è 3-. Poi ci sono i genitori che hanno già acquistato tantissimi giocattoli e tutti di primissima qualità, così qualsiasi cosa regalerai spesso sarà un doppione di scarsa qualità. Forse sono paranoie ma per me ogni volta è così.
Alla fine abbiamo preso una lavagna portatile in legno con penna magnetica davanti e tessere magnetiche dietro e in più una sorta di scivolo in legno per macchine. Totale quaranta euro. Però ci hanno regalato un foulard.

lunedì 21 novembre 2011

Incubo

Questa notte ho sognato che la casa dei miei genitori è invasa dall'acqua. Uno squalo si aggira tra le stanze e noi, io la mia famiglia, siamo nascosti in camera da letto. Ad un tratto mio fratello dalla cucina correndo inizia a gridare che lo squalo ci ha visto. Saliamo sui mobili della camera da letto ma lo squalo afferra mio fratello per il piede. Io sono salito per primo sull'armadio e mi sento in colpa perché avrei dovuto lasciare il passo prima ad Anna. Allora mi precipito giù e butto un letto sullo squalo. Non è un grosso squalo e riesco ad aprire la sua bocca con le mani. Libero mio fratello e con una mannaia inizio a colpire lo squalo agli occhi. 
Nel frattempo sento un gran frastuono dalla cucina. Un'onda ci sommerge e uno squalo gigantesco entra nella stanza. E' talmente grande che noi ne vediamo solo la bocca. Gridiamo di paura
Penso che ci abbia divorati tutti perchè ho riaperto gli occhi e nonostante abbia cercato di riaddormentarmi per vedere come andava a finire, ho solo rivissuto la prima parte del'incubo.

giovedì 17 novembre 2011

Lavoro

In queste ultime settimane sto lavorando tantissimo. Dalle 8 alle 17 e poi tutta la serata. Come al solito gli altri se ne approfittano ma a me fare questi lavori piace tantissimo e alla fine non mi pesa. Anche Elena sta lavorando tanto ed Anna fa un po' il pacco, come dice lei. 
Rimane il weekend per la famiglia, che poi spesso si riduce solo alla domenica. Questo sabato abbiamo un matrimonio e quindi, per lo meno, passeremo tutti assieme una giornata di festa.

sabato 12 novembre 2011

Nightmare list

Capita a volte il mattino di risvegliarsi di soprassalto e tirare un sospiro di sollievo. Tra i miei incubi più frequenti, in ordine del mio personale terrore:
  • perdere gli affetti più cari
  • mia moglie che si dimentica di me
  • perdere i denti
  • perdere una mano o un piede
  • morire in un match di pugilato
  • perdere il lavoro
  • dover ridare l'esame di maturità
  • ritornare giovane e a scuola o università
  • perdere la casa a causa di un crollo
I sogni felici non me li ricordo mai.

venerdì 11 novembre 2011

11.11.2011 11.11.11

Mi ero messo in testa, da circa un mese, che avrei vissuto quel secondo con attenzione collegato via internet con l'orologio del Galileo Ferraris. Poi, a futura memoria, avrei postato lo screenshot di quel momento su Fb. Fatto sta che, come al solito, il lavoro mi ha assorbito talmente tanto che solo nel pomeriggio mi sono ricordato di aver mancato clamorosamente l'appuntamento.
Così la sera alle 22:22:22 ho ripiegato su un altro orario particolare. Così, giusto per ricordarmi che avevo vissuto intensamente un secondo speciale.

domenica 6 novembre 2011

Lavanderia

Oggi, visto che piove da una settimana, sono andato ad asciugare i vestiti in lavanderia. E' una comodità che ho scoperto lo scorso anno e che mi permette anche di starmene bello tranquillo per un'oretta a seguire i miei pensieri. 
Stamattina c'era già una famiglia Rom che a causa dell'alluvione era "scappata" con il camper ed ora stavano rilavando tutti i vestiti. Appena entro mi dirigo al cestello vuoto dell'asciugatura e il padre mi ferma subito dicendo che lo aveva già prenotato. Mi inizio ad irritare perché i cestelli non si possono prenotare e perché, dopo cinque minuti, era ancora lì fermo. Inizio a spazientirmi e lo faccio notare. Ricevo un po' di insulti e alla fine si decide a far partire il programma. Gli faccio notare che sta spendendo quattro euro per l'asciugatura di venti kg di vestiti quando il cestello ne supporta solo sette. Oltre che sconsigliato, è anche stupido. La gente in coda inizia a guardarli male. Lui risponde che sa quello che fa. Faccio notare che lavare e asciugare un tappeto è anche espressamente vietato. Oltretutto se assieme al tappeto ci si mettono delle coperte pesanti, delle giacche, delle camicie, scarpe, mutande e foulard non ci si può lamentare poi che le asciugatrici non funzionano. Dopo 38 minuti, finito il programma, ci mettono altri dieci minuti per svuotare il cestello. 
Per tutto il tempo, il marito se la prende con la moglie che non sa piegare bene i vestiti, o non sa metterli nei sacchi neri, o è troppo lenta, o lascia che i bambini facciano casino. Lei sopporta in silenzio, annuendo. A un certo punto prova anche a dire che la coperta matrimoniale piegata umida avrebbe fatto la muffa, ma lui la zittisce dicendo che la stufetta sul camper l'avrebbe asciugata perfettamente. 
Dopo un'ora, se ne sono andati con tutta la roba umida in sacchi neri. Ho provato una profonda compassione per lei e un misto di rabbia, pena e schifo per lui. E, dopo, me ne sono vergognato.

mercoledì 2 novembre 2011

Stati

E' un mondo difficile, è vita intensa. Felicità a momenti e futuro incerto
Oggi, seguendo le notizie della Borsa pensavo a queste parole. Dove andremo a finire? Ansia