venerdì 30 dicembre 2011

Fine anno

Natale è già passato e domani ci sarà il cenone di Capodanno. Cenare con gli amici, condividere con loro le feste, vedere i bimbi giocare assieme è realmenente rassicurante. Lo facciamo da oramai dieci anni e rivedere le foto degli anni addietro fa sempre un certo effetto. 
Un'altra cosa che faccio di solito e sistemare le foto dell'anno che voglio portare in stampa: bisogna scegliere non solo quelle più belle ma anche quelle più significative, dove ci sono le persone che magari tra venti anni si avrà curiosità di vedere come erano ora. Poi bisogna fare attenzione che non compaiano troppo i nonni paterni visto che da loro si va in vacanza e si è più propensi a fare fotografie. Bisogna anche ricercare quelle con nonno Antonio che sorride, altrimenti sembrerà che Anna ha avuto un nonno burbero, cosa del tutto falsa. E poi provare a cercare foto mie con Anna, che non sono tante e sopratutto le casso perchè io non vengo mai bene. Alla fine ho selezionato trecento foto e poi dopo successive scremature sono arrivato a tenerne solo centocinquanta. A malincuore ne ho scartate tante, soprattutto splendidi primi piani.
Infine un po' di analisi sulle cavolate fatte durante l'anno, sulle ansie inutili, sulle speranze tradite e quelle andate in porto, su come Anna è cresciuta e su come i miei capelli inizino a diventare a ciuffi bianchi.

sabato 24 dicembre 2011

Vigilia

Io ed Elena abbiamo appena finito di sistemare i regali. E' un Natale di crisi ma guardando cosa c'è sotto l'albero non si direbbe. Questo è il secondo Natale di Anna ma, a tutti gli effetti, il primo in cui ha capito che cosa succederà. 
Sono impaziente e già pregusto cosa accadrà domattina. Dapprima si butterà a capofitto sulla cucinetta Ikea. Aprirà i cassetti e scoprirà le verdure di stoffa e le padelline in ferro. Forse, poi, proverà a scartare i regali degli amici che sono proprio lì vicino. Il computerino dello zio lo scarteremo noi, così come la bicicletta dei nonni. Mi sa che non vorrà nemmeno bere il latte e, mi sa anche, che mangerà poco o nulla a pranzo.  Per qualche giorno quella cucinetta sarà il centro di tutte le sue attenzioni.
Sarà per lei e per noi una giornata felice e, alla fine, è questo che desideriamo. Crisi permettendo.

giovedì 15 dicembre 2011

Scuola materna

Questa settimana ho partecipato alle assemblee con il personale delle scuole materne della mia città. 
Settembre 2012 mi sembrava lontanissimo ma dopo essermi seduto su quelle sedioline mi pare, al contrario, alquanto prossimo. Dato il carattere molto espansivo di Anna non ho grandi paure per lei. E' che constato che sta crescendo velocemente e arriverà il momento dove starà tutto il giorno fuori casa con altre persone e inizierà a sbrigarsela da sola con i suoi amici. 
Oggi durante l'assemblea un po' per noia e un po' anche perché ero sopraffatto dalla paura del futuro me ne sono andato. Vedevo tutti quei disegni, mobiletti con le foto, matite e penne colorate e pensavo che la scuola materna sarà l'inizio di un nuovo ciclo per Anna. Io, invece, al momento, non sono ancora pronto a vederla bambina, lei per me è ancora bimba, la mia bimba. Mannaggia come è difficile allentare la corda e lasciare andare i propri figli per il mondo!

venerdì 9 dicembre 2011

Invidia generazionale

Ricordo quando ero adolescente che evitavo di specchiarmi perché non mi piacevo. Poi uno cresce ed impara a volersi bene. L'ansia però non scompare, semplicemente si sposta su altri obiettivi: i denti, il proprio futuro, i figli, il lavoro, la macchina, la casa, la pensione.
In questi ultimi giorni faccio fatica a leggere i giornali. Ho un'invidia latente verso tutti i pensionandi che bene o male avranno la loro pensione, mentre io a 68 anni al lavoro non mi ci vedo proprio. Penso che forse sto sprecando il mio talento a rimanere in Italia o che in qualche modo dovrei fare di più. O che forse dovei accontentarmi. Il fatto è che quando ci sono i figli, pensi sempre al loro futuro e io ho paura di non poter dare loro quello che io ho ricevuto, dandolo per scontato, dai miei genitori. 
Sono invidioso di chi ha avuto tanto negli anni passati, della vita spensierata da studente, di chi riesce a fregarsene e di chi comunque riuscirà sempre a stare a galla. Speriamo che questasta crisi finisca o quantomeno che duri abbastanza da farla sembrare normale amministrazione, tanto da poterci convivere senza troppa paura.

domenica 4 dicembre 2011

Pranzo nozze

Ieri un'amica di mia moglie ci ha invitati a pranzo. Due settimane fa eravamo stati invitati al matrimonio del fratello e, caso strano, il ristorante era proprio quello del nostro matrimonio. A tavola ci sarebbero stati anche il fratello neo-sposo con consorte incinta e il loro papà. Tutti e tre vivono in una stupenda casa a tre piani, arredata un po' all'antica, ma in generale molto calda ed accogliente. In macchina, all'andata, mi sono fatto una lista di possibili spunti di conversazione: la casa nuova, la loro attività commerciale, il matrimonio, il bimbo. Da evitare accuratamente invece ogni riferimento alla mamma morta lo scorso anno. Il pranzo è stato molto piacevole e in definitiva la conversazione è stata fitta, a volte banale, ma non ci sono state quelle odiose pause imbarazzanti dove nessuno sa cosa dire. Anna non ha praticamente toccato cibo; per tutto il tempo si è divertita a giocare con i gatti e i loro giochi. Noi invece abbiamo mangiato in maniera abnorme e siamo tornati a casa talmente pieni che a cena è stata sufficiente una tisana digestiva.
In macchina, tornando a casa, abbiamo un po' parlottato sulla stranezza di una casa dove alla fine le tre famiglie non avevano di fatto una grossa privacy, visto che i tre appartamenti ci sono parsi più che altro tre piani della stessa casa. In realtà eravamo solo invidiosi di una casa meravigliosa e per nulla comparabile alla nostra. Infine abbiamo un po' divagato sul regalone che hanno fatto ad Anna (una cucina di Hello Kitty più dei vestiti) che ci costringerà a ricambiare in qualche modo. La cucina HK l'abbiamo subito portata dai nonni: Babbo Natale ha già comprato la cucina in legno Ikea e quella a casa nostra basta ed avanza (io non vedo l'ora di montarla e vedere la faccetta di Anna quando se la ritroverà la mattina del 25 nel salotto).
Anna, nel frattempo, dormiva profondamente accasciata sul suo seggiolino.