Ricordo quando ero adolescente che evitavo di specchiarmi perché non mi piacevo. Poi uno cresce ed impara a volersi bene. L'ansia però non scompare, semplicemente si sposta su altri obiettivi: i denti, il proprio futuro, i figli, il lavoro, la macchina, la casa, la pensione.
In questi ultimi giorni faccio fatica a leggere i giornali. Ho un'invidia latente verso tutti i pensionandi che bene o male avranno la loro pensione, mentre io a 68 anni al lavoro non mi ci vedo proprio. Penso che forse sto sprecando il mio talento a rimanere in Italia o che in qualche modo dovrei fare di più. O che forse dovei accontentarmi. Il fatto è che quando ci sono i figli, pensi sempre al loro futuro e io ho paura di non poter dare loro quello che io ho ricevuto, dandolo per scontato, dai miei genitori.
Sono invidioso di chi ha avuto tanto negli anni passati, della vita spensierata da studente, di chi riesce a fregarsene e di chi comunque riuscirà sempre a stare a galla. Speriamo che questasta crisi finisca o quantomeno che duri abbastanza da farla sembrare normale amministrazione, tanto da poterci convivere senza troppa paura.
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