venerdì 30 dicembre 2011

Fine anno

Natale è già passato e domani ci sarà il cenone di Capodanno. Cenare con gli amici, condividere con loro le feste, vedere i bimbi giocare assieme è realmenente rassicurante. Lo facciamo da oramai dieci anni e rivedere le foto degli anni addietro fa sempre un certo effetto. 
Un'altra cosa che faccio di solito e sistemare le foto dell'anno che voglio portare in stampa: bisogna scegliere non solo quelle più belle ma anche quelle più significative, dove ci sono le persone che magari tra venti anni si avrà curiosità di vedere come erano ora. Poi bisogna fare attenzione che non compaiano troppo i nonni paterni visto che da loro si va in vacanza e si è più propensi a fare fotografie. Bisogna anche ricercare quelle con nonno Antonio che sorride, altrimenti sembrerà che Anna ha avuto un nonno burbero, cosa del tutto falsa. E poi provare a cercare foto mie con Anna, che non sono tante e sopratutto le casso perchè io non vengo mai bene. Alla fine ho selezionato trecento foto e poi dopo successive scremature sono arrivato a tenerne solo centocinquanta. A malincuore ne ho scartate tante, soprattutto splendidi primi piani.
Infine un po' di analisi sulle cavolate fatte durante l'anno, sulle ansie inutili, sulle speranze tradite e quelle andate in porto, su come Anna è cresciuta e su come i miei capelli inizino a diventare a ciuffi bianchi.

sabato 24 dicembre 2011

Vigilia

Io ed Elena abbiamo appena finito di sistemare i regali. E' un Natale di crisi ma guardando cosa c'è sotto l'albero non si direbbe. Questo è il secondo Natale di Anna ma, a tutti gli effetti, il primo in cui ha capito che cosa succederà. 
Sono impaziente e già pregusto cosa accadrà domattina. Dapprima si butterà a capofitto sulla cucinetta Ikea. Aprirà i cassetti e scoprirà le verdure di stoffa e le padelline in ferro. Forse, poi, proverà a scartare i regali degli amici che sono proprio lì vicino. Il computerino dello zio lo scarteremo noi, così come la bicicletta dei nonni. Mi sa che non vorrà nemmeno bere il latte e, mi sa anche, che mangerà poco o nulla a pranzo.  Per qualche giorno quella cucinetta sarà il centro di tutte le sue attenzioni.
Sarà per lei e per noi una giornata felice e, alla fine, è questo che desideriamo. Crisi permettendo.

giovedì 15 dicembre 2011

Scuola materna

Questa settimana ho partecipato alle assemblee con il personale delle scuole materne della mia città. 
Settembre 2012 mi sembrava lontanissimo ma dopo essermi seduto su quelle sedioline mi pare, al contrario, alquanto prossimo. Dato il carattere molto espansivo di Anna non ho grandi paure per lei. E' che constato che sta crescendo velocemente e arriverà il momento dove starà tutto il giorno fuori casa con altre persone e inizierà a sbrigarsela da sola con i suoi amici. 
Oggi durante l'assemblea un po' per noia e un po' anche perché ero sopraffatto dalla paura del futuro me ne sono andato. Vedevo tutti quei disegni, mobiletti con le foto, matite e penne colorate e pensavo che la scuola materna sarà l'inizio di un nuovo ciclo per Anna. Io, invece, al momento, non sono ancora pronto a vederla bambina, lei per me è ancora bimba, la mia bimba. Mannaggia come è difficile allentare la corda e lasciare andare i propri figli per il mondo!

venerdì 9 dicembre 2011

Invidia generazionale

Ricordo quando ero adolescente che evitavo di specchiarmi perché non mi piacevo. Poi uno cresce ed impara a volersi bene. L'ansia però non scompare, semplicemente si sposta su altri obiettivi: i denti, il proprio futuro, i figli, il lavoro, la macchina, la casa, la pensione.
In questi ultimi giorni faccio fatica a leggere i giornali. Ho un'invidia latente verso tutti i pensionandi che bene o male avranno la loro pensione, mentre io a 68 anni al lavoro non mi ci vedo proprio. Penso che forse sto sprecando il mio talento a rimanere in Italia o che in qualche modo dovrei fare di più. O che forse dovei accontentarmi. Il fatto è che quando ci sono i figli, pensi sempre al loro futuro e io ho paura di non poter dare loro quello che io ho ricevuto, dandolo per scontato, dai miei genitori. 
Sono invidioso di chi ha avuto tanto negli anni passati, della vita spensierata da studente, di chi riesce a fregarsene e di chi comunque riuscirà sempre a stare a galla. Speriamo che questasta crisi finisca o quantomeno che duri abbastanza da farla sembrare normale amministrazione, tanto da poterci convivere senza troppa paura.

domenica 4 dicembre 2011

Pranzo nozze

Ieri un'amica di mia moglie ci ha invitati a pranzo. Due settimane fa eravamo stati invitati al matrimonio del fratello e, caso strano, il ristorante era proprio quello del nostro matrimonio. A tavola ci sarebbero stati anche il fratello neo-sposo con consorte incinta e il loro papà. Tutti e tre vivono in una stupenda casa a tre piani, arredata un po' all'antica, ma in generale molto calda ed accogliente. In macchina, all'andata, mi sono fatto una lista di possibili spunti di conversazione: la casa nuova, la loro attività commerciale, il matrimonio, il bimbo. Da evitare accuratamente invece ogni riferimento alla mamma morta lo scorso anno. Il pranzo è stato molto piacevole e in definitiva la conversazione è stata fitta, a volte banale, ma non ci sono state quelle odiose pause imbarazzanti dove nessuno sa cosa dire. Anna non ha praticamente toccato cibo; per tutto il tempo si è divertita a giocare con i gatti e i loro giochi. Noi invece abbiamo mangiato in maniera abnorme e siamo tornati a casa talmente pieni che a cena è stata sufficiente una tisana digestiva.
In macchina, tornando a casa, abbiamo un po' parlottato sulla stranezza di una casa dove alla fine le tre famiglie non avevano di fatto una grossa privacy, visto che i tre appartamenti ci sono parsi più che altro tre piani della stessa casa. In realtà eravamo solo invidiosi di una casa meravigliosa e per nulla comparabile alla nostra. Infine abbiamo un po' divagato sul regalone che hanno fatto ad Anna (una cucina di Hello Kitty più dei vestiti) che ci costringerà a ricambiare in qualche modo. La cucina HK l'abbiamo subito portata dai nonni: Babbo Natale ha già comprato la cucina in legno Ikea e quella a casa nostra basta ed avanza (io non vedo l'ora di montarla e vedere la faccetta di Anna quando se la ritroverà la mattina del 25 nel salotto).
Anna, nel frattempo, dormiva profondamente accasciata sul suo seggiolino.

lunedì 28 novembre 2011

Fumo passivo

Mio suocero fuma. Fuma veramente tanto e da molto tempo. Fuma anche quando c'è la bambina anche se cerca di arieggiare. Ma è casa sua e noi non possiamo farci più di tanto. Quando la bimba sta dai nonni si becca del fumo passivo. Non è un nonno cattivo solo che il vizio è più forte di lui. 
Ma (c'è sempre un "ma") due settimane fa è stato male: non riusciva a respirare e qualsiasi cosa facesse lo affaticava. Chiaramente non poteva fumare. Ha preso la palla al balzo e ha cercato di smettere. Non fuma più da allora. 
Da allora, la sigaretta è un convitato di pietra. Non la si può mai nominare. Ma io, ogni sera, quando riprendo la bimba, noto il posacenere pulito e sorrido a mia suocera. Un altro giorno è passato.

sabato 26 novembre 2011

Regali

Scegliere un regalo è difficile. Stamattina abbiamo girato per giocattoli per quasi un'ora. Qualcuno ero bello ma proprio fuori budget. Altri erano troppo stupidi e un giocattolo deve avere almeno una parvenza di intelligenza. Altri ancora davano troppo l'idea di un regalo intelligente o che reputi loro figlio un genio. E se poi non ci giocherà con il tuo giocattolo, o non ci saprà giocare, tu poi farai la figura di quello che prende i giochi 5+ quando il pargolo è 3-. Poi ci sono i genitori che hanno già acquistato tantissimi giocattoli e tutti di primissima qualità, così qualsiasi cosa regalerai spesso sarà un doppione di scarsa qualità. Forse sono paranoie ma per me ogni volta è così.
Alla fine abbiamo preso una lavagna portatile in legno con penna magnetica davanti e tessere magnetiche dietro e in più una sorta di scivolo in legno per macchine. Totale quaranta euro. Però ci hanno regalato un foulard.

lunedì 21 novembre 2011

Incubo

Questa notte ho sognato che la casa dei miei genitori è invasa dall'acqua. Uno squalo si aggira tra le stanze e noi, io la mia famiglia, siamo nascosti in camera da letto. Ad un tratto mio fratello dalla cucina correndo inizia a gridare che lo squalo ci ha visto. Saliamo sui mobili della camera da letto ma lo squalo afferra mio fratello per il piede. Io sono salito per primo sull'armadio e mi sento in colpa perché avrei dovuto lasciare il passo prima ad Anna. Allora mi precipito giù e butto un letto sullo squalo. Non è un grosso squalo e riesco ad aprire la sua bocca con le mani. Libero mio fratello e con una mannaia inizio a colpire lo squalo agli occhi. 
Nel frattempo sento un gran frastuono dalla cucina. Un'onda ci sommerge e uno squalo gigantesco entra nella stanza. E' talmente grande che noi ne vediamo solo la bocca. Gridiamo di paura
Penso che ci abbia divorati tutti perchè ho riaperto gli occhi e nonostante abbia cercato di riaddormentarmi per vedere come andava a finire, ho solo rivissuto la prima parte del'incubo.

giovedì 17 novembre 2011

Lavoro

In queste ultime settimane sto lavorando tantissimo. Dalle 8 alle 17 e poi tutta la serata. Come al solito gli altri se ne approfittano ma a me fare questi lavori piace tantissimo e alla fine non mi pesa. Anche Elena sta lavorando tanto ed Anna fa un po' il pacco, come dice lei. 
Rimane il weekend per la famiglia, che poi spesso si riduce solo alla domenica. Questo sabato abbiamo un matrimonio e quindi, per lo meno, passeremo tutti assieme una giornata di festa.

sabato 12 novembre 2011

Nightmare list

Capita a volte il mattino di risvegliarsi di soprassalto e tirare un sospiro di sollievo. Tra i miei incubi più frequenti, in ordine del mio personale terrore:
  • perdere gli affetti più cari
  • mia moglie che si dimentica di me
  • perdere i denti
  • perdere una mano o un piede
  • morire in un match di pugilato
  • perdere il lavoro
  • dover ridare l'esame di maturità
  • ritornare giovane e a scuola o università
  • perdere la casa a causa di un crollo
I sogni felici non me li ricordo mai.

venerdì 11 novembre 2011

11.11.2011 11.11.11

Mi ero messo in testa, da circa un mese, che avrei vissuto quel secondo con attenzione collegato via internet con l'orologio del Galileo Ferraris. Poi, a futura memoria, avrei postato lo screenshot di quel momento su Fb. Fatto sta che, come al solito, il lavoro mi ha assorbito talmente tanto che solo nel pomeriggio mi sono ricordato di aver mancato clamorosamente l'appuntamento.
Così la sera alle 22:22:22 ho ripiegato su un altro orario particolare. Così, giusto per ricordarmi che avevo vissuto intensamente un secondo speciale.

domenica 6 novembre 2011

Lavanderia

Oggi, visto che piove da una settimana, sono andato ad asciugare i vestiti in lavanderia. E' una comodità che ho scoperto lo scorso anno e che mi permette anche di starmene bello tranquillo per un'oretta a seguire i miei pensieri. 
Stamattina c'era già una famiglia Rom che a causa dell'alluvione era "scappata" con il camper ed ora stavano rilavando tutti i vestiti. Appena entro mi dirigo al cestello vuoto dell'asciugatura e il padre mi ferma subito dicendo che lo aveva già prenotato. Mi inizio ad irritare perché i cestelli non si possono prenotare e perché, dopo cinque minuti, era ancora lì fermo. Inizio a spazientirmi e lo faccio notare. Ricevo un po' di insulti e alla fine si decide a far partire il programma. Gli faccio notare che sta spendendo quattro euro per l'asciugatura di venti kg di vestiti quando il cestello ne supporta solo sette. Oltre che sconsigliato, è anche stupido. La gente in coda inizia a guardarli male. Lui risponde che sa quello che fa. Faccio notare che lavare e asciugare un tappeto è anche espressamente vietato. Oltretutto se assieme al tappeto ci si mettono delle coperte pesanti, delle giacche, delle camicie, scarpe, mutande e foulard non ci si può lamentare poi che le asciugatrici non funzionano. Dopo 38 minuti, finito il programma, ci mettono altri dieci minuti per svuotare il cestello. 
Per tutto il tempo, il marito se la prende con la moglie che non sa piegare bene i vestiti, o non sa metterli nei sacchi neri, o è troppo lenta, o lascia che i bambini facciano casino. Lei sopporta in silenzio, annuendo. A un certo punto prova anche a dire che la coperta matrimoniale piegata umida avrebbe fatto la muffa, ma lui la zittisce dicendo che la stufetta sul camper l'avrebbe asciugata perfettamente. 
Dopo un'ora, se ne sono andati con tutta la roba umida in sacchi neri. Ho provato una profonda compassione per lei e un misto di rabbia, pena e schifo per lui. E, dopo, me ne sono vergognato.

mercoledì 2 novembre 2011

Stati

E' un mondo difficile, è vita intensa. Felicità a momenti e futuro incerto
Oggi, seguendo le notizie della Borsa pensavo a queste parole. Dove andremo a finire? Ansia

giovedì 27 ottobre 2011

Si parte!

Questo è un post malinconico in un momento felice. Tra qualche ora si parte per con tutta la famiglia per il Sud dai nonni. Sono sicuro che saranno 5 giorni intensi e bellissimi.
Quando rileggerò questo post sarò di nuovo a casa e tutti quei momenti saranno già alle spalle. Così va la vita, purtroppo.

lunedì 17 ottobre 2011

Una giornata al parco

Oggi i nonni non potevano stare con Anna. A mezzogiorno sono uscito da lavoro e sono stato io con lei tutto il pomeriggio. C'era il sole così alle quattro siamo andati al parco sotto casa. 
Non c'era nessuno. Ci siamo messi a raccogliere ghiande e castagne, a giocare alla fune, agli anelli, ai maghi, a nascondino, a palla, all'altalena, allo scivolo. Abbiamo visto i nonni giocare a bocce. Dopo lo yogurt è arrivato anche il gelato alla stracciatella. Poi sono arrivate le mamme, le nonne e i cagnolini. Ne abbiamo portato uno al guinzaglio. Poi alle sette l'aria si è fatta velocemente più fresca e siamo rientrati. Avevo voglia di cucinare: pollo e melanzane e Asiago alla piastra con fagiolini in padella. Il menù è piaciuto a tutti, anche alla mamma.
Oggi è stata una giornata serena. Da tenere bene a mente.

domenica 16 ottobre 2011

Il coppino

La storia è piuttosto banale. Mentre si videochiama i nonni, Anna continua a giocherellare con i tasti del portatile. Qualche timido tentativo di farla smettere, ma lei incurante continua. Allora, persa la pazienza, parte un leggero coppino in testa. Lei mi guarda stranita già con le labbra tremolanti. Capisce che non sto scherzando dal mio sguardo severo. E' un attimo e i lacrimoni sono già ben visibili. Cinque minuti di pianto irrefrenabile. 
Fino a quando non è andata a dormire mi ha fatto pesare il gesto indicando con le dita dove era stata colpita. Io ho passato poi tutta la serata a rimuginare su come sia facile perdere la pazienza e subito pentirsene. La prossima volta vediamo se funziona spiegarle che sta per essere sgridata.

sabato 15 ottobre 2011

Garù Garù il lupo

Questa mattina nella Biblioteca civica è iniziato un ciclo di fiabe per bambini dai tre anni in su. Uno spettacolo al sabato ogni due settimane fino a Maggio del prossimo anno. Sono contento che l'amministrazione comunale abbia deciso di investire i pochi soldi a bilancio per queste attività.
Anna, che ha quasi due anni, si è divertita a ballare. La storia l'ha seguita a suo modo, ma nel complesso ha capito che c'era il lupo pauroso, la bambina e gli altri animali del bosco. C'erano tanti altri bimbi e questo ha reso ancora più coinvolgente la storia. Ho fatto un video lunghissimo, così anche i nonni lontani e vicini si divertiranno a vederla ancheggiare e fare girotondo
Nonostante sia il primo vero giorno di autunno, oggi sono sereno.

domenica 9 ottobre 2011

Vittime

Alle 22:39 di 43 anni fa, quasi 2000 persone morirono sul Vajont. Ogni volta che rivedo lo spettacolo di Paolini, mi si rizza la pelle. Poi penso che dopo 50 anni siamo ancora nella stessa situazione e lo sconforto è totale

giovedì 6 ottobre 2011

SJ

Io quando vado al lavoro al mattino sono contento di accendere il PC e programmare. Quelli di McKinsey mi dicevano che così non avrei mai fatto carriera. Lo so anche io. Ma a me piace così e alle 18 vedo mia figlia. Quando avevo 13 anni, il sabato sera, rimanevo a casa a giocare in Basic.

Ciao SJ, io continuo a fare quello che mi piace.

lunedì 3 ottobre 2011

Foto

Oggi riguardavo le foto del weekend e mi rendevo conto che questo periodo della mia vita è proprio bello e so già che ne sentirò la mancanza quando Anna sarà cresciuta. 

giovedì 22 settembre 2011

Catorci

Questa mattina ero veramente giù di morale. Sono uscito da casa alle 6 del mattino perchè tanto non riuscivo a dormire. Mi sono aggirato nei pressi del mio ufficio aspettando un'ora decente per presentarsi alla guardiola, timbrare e poi iniziare a lavorare.

Nel mio girovagare da derelitto ho incrociato un altro relitto. Visto che lì vicino c'era un commissariato di polizia ho provato a suonare. Dalla guardiola mi hanno fatto cenno di entrare e si sono presi i dati della macchina. Quando sono uscito ho avuto l'impressione di aver fatto una cosa del tutto inutile, ma almeno il magone che avevo dentro si era affievolito un po'.

martedì 20 settembre 2011

Riciclo

Ieri sono arrivate assieme due lettere.
La prima mi ha costretto ad andare in banca perchè lo Stato ora vuole che chi apre un C.C. e fa un mutuo si presenti fisicamente allo sportello e firmi un documento. Tutto per la normativa antiriciclaggio. In sostanza non basta più presentarsi lì con un notaio, fornire copia della carta di identità, atto di acquisto della casa, copie degli ultimi stipendi, avere bancomat, carta di credito, rid, monitoraggio dei moviementi del conto corrento. Non si fidano più. Potresti essere comunque uno che ricicla.
La seconda lettera me l'ha mandata la CIDIU che sosteneva che, in paese, riciclavamo poco. Infatti la differenziata dal 54% era scesa al 50%. Spesso perchè, effettivamente, la gente non sa riciclare e butta tutto nell'indifferenziata o peggio. Un mio vicino ad esempio butta nel vetro le sterpaglie. La missiva conteneva inoltre una simpatica perla: il CIDIU non vuole più il sacchetto di plastica per l'organico ma solo quello in MaterBi. Il problema, che loro non si sono posti, e che questi sacchetti dopo un paio d'ora a contatto con gli scarti organici tendono a bucarsi e il contenuto finisce per sgocciolare tra pavimenti, scale e vialetto. E non è un bel vedere, spesso.

sabato 17 settembre 2011

Certe notti

La bimba ha la tosse. Notte lunga e mattina d'alba. Speriamo che dorma poi fino a mezzogiorno. Anche perchè la malattia in sè non è nulla, ma il non poter dormire la notte rende piagnucolosa lei e poi nervosi noi.
Che poi domani dobbiamo andare a casa di una amica e non vorrei dare buca. Penso che l'argomento più odioso che una famiglia con figli possa fornire a discolpa di una buca clamorosa sia: "ho il bimbo malato". Io ne conosco un paio di famiglie così. Mi puzza sempre di scusa dell'utimo minuto. Mi verrebbe da dire: adesso vengo a vedere se xxx è malato.

sabato 10 settembre 2011

Ansia

Sono in ansia per il futuro. Mi capita spesso. Capita che non riesco a dormire e che alle 6 di mattina mi metto a guardare la tele con la testa che va altrove. Capita che sembra che tutti stiano meglio di te. Come faccio a portare a scuola la bimba? Ed ad andare a prenderla? La mamma vorrebbe lavorare part-time, ma come si fa? Arriviamo a fine mese? E poi quando crescerà chi l'aiuterà nei compiti? E se arriva un altro figlio? Che bello che sarebbe. E come la mettiamo con la gravidanza? E i primi 5 mesi avrà la maternità? E se la mia azienda fallisce, io cosa faccio? Sto facendo un lavoro rivendibile? Vado in auto o in bus? L'auto ce la fa ancora o bisogna cambiarla? Caspita, il dolcificatore perde ancora, devo chiamare l'idraulico. Il dente mi fa male ancora ma il dentista dice che è stress. Sì sono un po' stressato.
Mi ricordo quando alle medie ero terribilimente depresso perchè non capivo quando utilizzare il MCD o mcm... Me ne andai ai giardini pubblici convinto che sarei stato una nullità per tutta la vita. Anche allora ero già ansioso.


sabato 3 settembre 2011

Scolari del futuro

Mi verrebbe tanto di parlare di politica. Di ciò che accade e che invece dovrebbe accadere. In questi mesi è abbastanza semplice intavolare discussione con qualsiasi sconosciuto. Basta nell'ordine parlare di politicicheguadagnanotanto, quellicheevadonoletasse, primaipoliticieranomigliori...

Altro che tempo o calcio, ora bisogna essere alla moda e commentare tutto specialmente su FB... Ma poi cambia davvero qualcosa? O meglio, quale sarà l'anno futuro di cui mia figlia studierà la data a scuola, verrà interrogata e mi dirà "ehi papà, che grande evento successe quell'anno, eh!" ?

Al momento penso solo al Grande Muro e alle Torri di NY. Tutto il resto (guerricciuole incluse) mi sa che agli scolari del futuro interesserà pochino..

mercoledì 31 agosto 2011

Schifo

Oggi un uomo abbordava una lavoratrice stradale. Aveva un fare viscido benchè di lui si vedesse solo la faccia. Mi ha fatto schifo. Lei è salita comunque in macchina.

martedì 30 agosto 2011

La spesa

La spesa di casa si fa alla COOP tranne per frutta e verdura che si fa al biologico. Io sono della generazione che si mette a fare i calcoli per capire il costo unitario del pannolino. Poi sghignazzo, compatisco l'acquirente vicino che prende a casaccio, e pago (circa 2 cent in meno a pannolino). Però mi sento furbo e questo fregare il sistema mi fa stare bene. Prendo prima l'acqua che così il carrello dimezza di capacità e compro di meno (non è vero). Sto attento alla qualità ma per la carta igienica e le pastiglie anti calcare no. 

E poi le uova: Ogni volta provo a spiegare al vicino distratto che, forse, spendere 10 centesimi in più e comprare quelle di galline allevate a terra e all'aperto piuttosto che in gabbia gli farebbe gustare meglio le solite frittate. Lui mi guarda in genere come se fossi mago Zurlì. Una volta una vecchina mi ha risposto: "Le compro solo questa volta che io ho la minima". Le galline hanno fatto la ola.

lunedì 29 agosto 2011

Il corteo nuziale

La mattina, a volte, vado in macchina a lavoro. Alle sette la tangenziale è deserta davanti a me. Dietro, invece, c'è un piccolo codazzo di tir, camioncini e utilitarie. Tutte persone già ampiamente incazzate con l'umanità, in quei momenti impersonificata dalla mia vettura. 

Io vado piano innanzitutto per tircheria - meno corri meno Diesel. Poi alle sette del mattino ho il piede ancora addormentato e la mente incelophanata. Questa mattina una Seicento rossa era particolarmente agitata e stranamente ha fatto quasi tutto il mio percorso. L'ho riconosciuta nel parcheggio aziendale: era quella delle donna delle pulizie. L'ho salutata come tutti i giorni e lei, ignara, mi ha fatto il solito cortese sorriso.

domenica 28 agosto 2011

La fattoria del gelato

Ieri siamo stati in questa buona gelateria con annesso parco giochi e fattoria. 

Ci si va spesso perchè ad Anna piacciono gli animali. Diamo da mangiare alle capre, controlliamo che conigli e pollame ci siano ancora. Poi andiamo nel retro dove ci sono le pecore e le mucche. Lì ci sono anche i trattori giocattolo che spesso sono più interessanti di tutto il resto. Ieri il nostro trattore era integro. Spesso ci capitano quelli scassati. Nel parco giochi davanti, poi, tutte le nuove casette non c'erano più. I bimbi educati cittadini quando sono in campagna sono come delle cavallette. Incuranti dei genitori, scassano tutto.

Ad Anna le casette piacevano. Le facevo le foto con lei affacciata che salutava sorridente. Mi è spiaciuto questa volta non ripetere il rito.

sabato 27 agosto 2011

La Zanzara

Il pomeriggio, in macchina, ascolto la Zanzara, su Radio24. 

A me Cruciani e Parenzo stanno simpatici. Quelli che telefonano no, anzi il più delle volte mi fanno pena. Anzi, spesso rimango a sentirli proprio per assistere alla loro messa alla berlina. La casalinga di Voghera che chiama per suggerire a Berlusconi di tassare i grandi patrimoni. E Berlusconi, che di sicuro ascolta, lì a prendere a appunti con Letta, Bossi e forse anche Tremonti. C&P intanto ridono e, lo confesso, a volte, anche io. 

Anna, che di Berlusconi ancora non sa nulla, dal sedile posteriore mi scruta. Ride anche lei. Poi gira la testa e guarda il mondo vero. Qualche minuto, poi si addormenta e sogna un mondo migliore.

Fotodipendenza

Oggi ho catalogato le foto Gennaio-Luglio duemilaundici da portare in stampa. 

Mi sono accorto che faccio moltissime foto: belle, brutte, sfuocate, da ritoccare, ritoccate, speciali, indimenticabili. Già da subito ne scarto tante: i doppioni, le mosse, le sfuocate, le inutili, quelle fatte troppo presto o troppo tardi, quelle dove io vengo male. Anna in foto viene spesso bene, devo solo correggere gli occhi rossi. 

Scegliere cosa portare in stampa è sempre complicato. Per il duemilaundici, mi sono proposto massimo 300 foto. Oggi sono già centonovanta ma manca tutta l'estate. Stasera abbiamo rivisto tutte quelle foto. Anna si è annoiata un po'. Magari tra qualche anno mi ringrazierà. Io, di me piccolo, non ricordo nulla.